Lavoro

IMPORTANTE NOVITA’ – TROPPE FRODI IN EDILIZIA: IL GOVERNO INTRODUCE IL VISTO DI CONFORMITA’ SU TUTTI I LAVORI CON I BONUS FISCALI

18 Novembre 2021

Ad un anno dalla piena operatività della piattaforma per la cessione dei crediti e degli sconti in fatturaall’Agenzia delle Entrate sono emerse le prime incongruità sulle operazioni, in particolare l’INESISTENZA di ben 800 mln di crediti (circa il 4% di tutte le movimentazioni) a fronte di “scambi” per 2,5 milioni di operazioni per un controvalore di circa  19,3 miliardi di Euro, di cui:

·         6,5 miliardi di Euro per cessioni e sconti in fattura legati agli interventi sul superbonus 110%

·         12,7 miliardi di Euro per tutti gli altri sconti ordinari, nei quali il bonus 90% ha fatto registrare scambi per oltre 5 miliardi di Euro (600 mila edifici: 468 condominiali e 42 mila edifici unifamiliari); vi sono poi l’ecobonus ristrutturazioni al 50%, e l’ecobonus variabile efficienza energetica del 65% o del 85%)

Occorre ora attendere per maggiori dettagli su questo “fenomeno”,  le dichiarazioni dei redditi relative al 2020, i cui termini scadranno il prossimo 30 novembre 2021.

A causa di detti crediti fasulli, il Governo ha pubblicato il decreto-legge N. 157/2021, meglio conosciuto come decreto ANTIFRODIin vigore da venerdì 12 novembre 2021che prevede l’obbligo del visto di conformità e della congruità delle spese anche per lo sconto e cessione delle detrazioni edilizie ordinarie, (ristrutturazione edilizia, risparmio energetico, sisma bonus e bonus facciate) nonché per l’utilizzo diretto in dichiarazione della detrazione 110%, soprattutto nelle ipotesi in cui il relativo credito è ceduto o scontato direttamente in fattura.

Tra le novità contenute nel provvedimento:

–       l’estensione dell’obbligo del visto di conformità, anche nel caso in cui il Superbonus 110% venga utilizzato dal beneficiario in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi, tranne nei casi in cui la dichiarazione stessa sia presentata direttamente dal contribuente o tramite il sostituto d’imposta (per tali dichiarazioni, infatti, l’Agenzia delle entrate può già effettuare controlli preventivi sulla dichiarazione presentata).

–       l’estensione dell’obbligo del visto di conformità rilasciato da professionista abilitato, anche in caso di opzione per la cessione del credito/sconto in fattura relativa alle detrazioni fiscali ordinarie per lavori edilizi. Per ottenere il visto di conformità è necessario che un tecnico abilitato asseveri la congruità delle spese sostenute. Ai fini della congruità delle spese è possibile fare riferimento, oltre che ai prezzari, anche ai valori massimi che, per talune categorie di beni, saranno espressamente individuati con un decreto del Ministero della Transizione Ecologica da emanare entro 30 giorni dalla conversione del decreto-legge. Dovranno essere forniti chiarimenti ufficiali ed urgenti in merito ai soggetti abilitati e ai contenuti dell’asseverazione.

–       la sospensione, fino a 30 giorni, da parte dell’Agenzia delle entrate,  se le operazioni di cessione dei crediti relativi alle detrazioni edilizie (sia 110% che detrazioni ordinarie) e di quelli riconosciuti per fronteggiare l’emergenza da COVID-19 (affitti, sanificazione e adeguamento ambienti di lavoro), presentano profili di rischio. A tal fine sarà emanato un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate per definire i relativi criteri e modalità.

Tutto ciò premesso, stante l’entrata in vigore del DL 157/2021, per Caaf e professionisti è impossibile inviare le comunicazioni di opzione per sconto in fattura o cessione dei crediti all’Agenzia delle Entrate, anche per l’assenza di chiarimenti e dei decreti di cui sopra.

Inoltre appare INCONPRENSIBILE l’obbligo di asseverazione per tutti gli interventi senza nessun limite di spesa: ad esempio nella sostituzione di una caldaia o anche solo di una finestra, per poter beneficiare dello sconto in fattura, si deve sottostare all’obbligo di sostenere la spesa dell’asseverazione (in che modo non è ancora chiaro), con il risultato che il nuovo onere rischia di superare l’importo del beneficio fiscale.

Si segnala infine l’arrivo del prezzario per i bonus edilizi diversi dal 110% e sarà il Ministero della Transizione ecologia a fissare i valori massimi per alcune categorie di beni.

In merito alla modifiche al Superbonus 110% da domani la manovra fiscale riprende l’attività  e si attende l’esito degli interventi correttivi richiesti anche in riferimento alla proroga del bonus stesso e dei limiti di reddito per le single abitazioni.

E’ evidente il rischio che le nuove disposizioni antitruffa di fatto blocchino la fase di ripresa del settore che si sta consolidando, in particolare per i cantieri già attivi e con lavorazioni in essere per i quali si complica la possibilità di esercitare l’opzione dello sconto in fattura e, conseguentemente, l’ulteriore cessione del credito fiscale per acquisire liquidità.

In aggiunta a tutto ciò la cronica carenza di specifiche indicazioni normative sui contenuti e sulle modalità di rilascio dell’asseverazione della congruità delle spese sostenute da parte di un professionista abilitato.

Appare evidente quindi come occorra più tempo per le imprese per adeguarsi alla normativa evitando così che il decreto diventi controproducente per tutta la durata delle agevolazioni.

Riportiamo qui sotto il comunicato stampa della Confartigianato Nazionale.

Per incentivi settore casa doveroso il contrasto alle frodi, ma senza bloccare la ripresa

“Prevenire gli abusi e l’uso distorto degli incentivi del settore casa è indispensabile a tutela dei tanti contribuenti ed imprese che operano con correttezza sul mercato. Ma l’urgenza dell’intervento, concretizzatasi in un decreto leggeblocca, di fatto, l’utilizzo delle detrazioni e delle cessioni dei crediti per lavori edilizi. Meglio sarebbe stato intervenire con un emendamento in legge di bilancio che avrebbe concesso più respiro a tutti gli attori in campo”.

Lo sottolineano in una nota Confartigianato Imprese, CNA e Casartigiani.

Secondo le Confederazioni, da stamane, per CAF e professionisti, sarà impossibile inviare le comunicazioni di opzione per sconto in fattura o cessione dei crediti all’Agenzia delle entrate, anche per l’assenza di chiarimenti.

Appare incomprensibile l’obbligo di asseverazione per tutti gli interventi senza nessun limite di spesa: la sostituzione di una semplice caldaia o anche solo di una finestra, per poter beneficiare dello sconto in fattura, determina l’obbligo di sostenere la spesa dell’asseverazione, con la conseguenza che il nuovo onere rischia di superare l’importo del beneficio fiscale.

Peraltro, l’inserimento dell’obbligo di asseverazione della congruità delle spese sostenute da parte di un tecnico abilitato necessita di immediati chiarimenti: chi e come dovrà rilasciare la prevista asseverazione e quali contenuti deve avere?

Continuare a complicare il quadro di accesso alle misure senza tener conto del loro impatto – sostengono Confartigianato Imprese, CNA e Casartigiani – compromette inevitabilmente la forza degli incentivi che sinora hanno contribuito in maniera robusta alla ripresa. Si rischia di raffreddare il trend positivo e la fiducia delle tante imprese oneste e di non raggiungere gli obiettivi di transizione green.