Sindacale

EMERGENZA COVID-19: VENETO IN ZONA GIALLA dal 26 aprile – Novità e chiarimenti

23 Aprile 2021

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 22 Aprile n. 52 , in merito alle disposizioni per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19.

In base ai dati del monitoraggio settimanale effettuato dall’Istituto Superiore di Sanità e dai pareri espressi da CTS la maggior parte delle regioni italiane dovrebbero rientrare in zona gialla dalle ore 00.00 del 26 Aprile compreso il Veneto. Si rimane solo in attesa della firma dell’Ordinanza da parte del Ministro della Sanità prevista nel tardo pomeriggio di oggi. Nell’odierna conferenza stampa della Regione Veneto è stata confermata la discesa costante dei ricoveri e quella della percentuale dei positivi su tamponi processati, attestata al 2.7%.

Il decreto-legge, in vigore dal 26 aprile fino al 31 luglio p.v., introduce misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19 e delinea il cronoprogramma relativo alla progressiva eliminazione delle restrizioni rese necessarie per limitare il contagio da virus SARS-CoV-2, alla luce dei dati scientifici sull’epidemia e dell’andamento della campagna di vaccinazione.

Il decreto contiene la novità dell’istituzione di un pass che permetterà la “libera” circolazione tra regioni che si trovano in zona rossa e arancione a tutti i possessori: si tratta di un documento che attesterà l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid o l’esito negativo a tampone effettuato nelle 24 ore precedenti.

Queste le principali misure contenute nel Decreto Legge:

  • confermato il  coprifuoco in tutto il territorio nazionale dalle 22 alle 5 del mattino

al riguardo delle zone GIALLE:

  • Le prime attività che potranno riaprire saranno quelle legate al settore della ristorazione.
    Dal 26 aprile bar e ristoranti saranno aperti sia a pranzo che a cena, ma solo negli spazi all’aperto.
    Per la riapertura anche al chiuso bisognerà aspettare almeno il 1° giugno: da quella data bar e ristoranti potranno operare anche al chiuso, ma solo fino alle 18.
    Continuano ad essere permessi i servizi di consegna a domicilio e di asporto, nel rispetto dell’orario del coprifuoco.
  • Sarà possibile lo spostamento oltre i confini regionali senza validi motivi e sarà possibile spostarsi verso altre regioni collocate in zona bianca o gialla, mentre per entrare o uscire da territori collocati in zona arancione o rossa bisognerà essere muniti delle certificazioni verdi.
  • Sul fronte Sport:
  • da lunedì 26 aprile si potrà effettuare attività sportiva all’aperto anche di squadra presso impianti sportivi, senza l’utilizzo di spogliatoi, in conformità a specifici protocolli e linee guida;
  • dal 15 maggio potranno riaprire le piscine all’aperto in conformità a specifici protocolli e linee guida;
  • dal 1° giugno apriranno le palestre.
  • Dal 26 aprile riaprono al pubblico cinema, teatri, sale concerto, live club. I posti a sedere saranno preassegnati e a una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1.000 all’aperto, in conformità a specifici protocolli e linee guida.
  • Dal 1° giugno riaprono gli stadi e palasport su specifici provvedimenti del CONI in conformità a precise indicazioni, protocolli e linee guida.
  • Rimangono ancora chiusi, nei weekend, i centri commerciali, parchi commerciali e le strutture analoghe.
  • Dal 15 giugno potranno aprire le Fiere nel rispetto di specifici protocolli e linee guida.
  • Dal 1° luglio si potranno tenere Convegni e Congressi nel rispetto di specifici protocolli e linee guida.
  • Dal 1° luglio apriranno Centri Termali e Parchi Tematici e di Divertimento sempre nel rispetto di specifici protocolli e linee guida.

PRIME INDICAZIONI PER I SERVIZI DELLA RISTORAZIONE in attesa di specifiche FAQ:

SERVIZIO AL BANCONE: Si ritiene, in questo momento, che sia sostenibile giuridicamente un’interpretazione che valuta possibile il consumo al bancone, sia all’aperto che al chiuso, fino alle 18. Questo sia per l’interpretazione letterale del decreto, sia per la natura estemporanea del servizio. Saranno successivamente indicate eventuali diverse indicazioni dopo la pubblicazione delle specifiche FAQ già proposte alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. 
Restano applicabili tutti i protocolli precedenti, compresa la capienza massima del locale.
Restano fermi il divieto di asporto dopo le 18 (bar) e a domicilio dopo le 22. Nulla vieta che il cliente si serva al bancone e consumi sui tavoli all’aperto fino alle 22.

CONSUMO AL TAVOLO: Consentito solo all’aperto fino alle 22, sia per bar che ristoranti. Permane il limite massimo di 4 persone per tavolo.

MENSE: Le attività relative alle mense continuano come prima anche al chiuso su base contrattuale ed elenco dei fruitori disponibile per controlli.

RISTORANTI NEGLI ALBERGHI: E’ permessa la somministrazione al tavolo all’interno per i soli alloggiati.

MALTEMPO SOPRAGGIUNTO: In caso di cause di forza maggiore, il servizio deve essere interrotto e non può proseguire all’interno o in terrazze chiuse.

DEFINIZIONE di “ALL’APERTO”: La questione risulta essere controversa.
In questo momento si ritiene possibile far riferimento ad una interrogazione parlamentare di ieri, dove si indica che possano essere equiparabili agli spazi completamente aperti anche le c.d. Sun Room, ovvero le parti di edificio dotate di serramenti completamente apribili in altezza su uno o più lati (ovviamente i serramenti dovranno essere mantenuti completamente aperti).
Quindi via libera anche a verande/terrazze/dehors completamente aperti su uno o più lati per il consumo al tavolo.
Questa interpretazione, secondo notizie dell’ultima ora, è sostenuta dal Ministro del Turismo e sarà oggetto di specifica faq.

FESTE: Permane il divieto di feste, anche conseguenti a cerimonie civili o religiose.

CATERING: L’attività di catering rimane sospesa se collegata ad una festa; se invece è collegata ad eventi privati, rimanendo all’interno dei limiti normativi previsti, è consentita. Il Catering è equiparato alle attività di ristorazione (codice ateco 56).

PUBBLICI ESERCIZI NEI CENTRI COMMERCIALI: Permane la normativa previgente.

CARTELLONISTICA: Si suggerisce di affiancare alla cartellonistica su capienza massima e su delivery/asporto, anche dei cartelli esplicativi sull’utilizzo dei tavoli all’interno e all’esterno.

LINEE GUIDA RISTORAZIONE: Restano al momento in vigore quelle dell’ 8/10/2020.

Per scaricare la Gazzetta Ufficiale con il Decreto Legge n.52 del 22/04/2020 clicca qui.